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Risparmiare con il reverse budgeting š°
Il budget fatto al contrario
Sei abituato a mettere da parte quello che ti rimane a fine mese? E se ribaltassimo il metodo? Il reverse budgeting ci aiuta a dare prioritĆ al risparmio, trasformandolo in unāabitudine automatica senza bisogno di troppi calcoli.
Si tratta di un metodo semplice ed efficace, che ci permette di tenere sotto controllo entrate e uscite per indirizzare il nostro bilancio verso gli obiettivi di investimento che ci siamo prefissati.
š CosāĆØ il reverse budgeting?
Invece di calcolare prima tutte le spese e risparmiare quello che avanza, con il reverse budgeting si fa il contrario: tolte le spese fisse, si stabilisce un importo da risparmiare e si gestisce il resto per le spese variabili.
š PerchĆ© funziona?
ā diamo prioritĆ ai nostri obiettivi;
ā evitiamo la tentazione di spendere tutto;
ā ĆØ un metodo semplice e sostenibile.
LO SAPEVI CHEā¦
Ogni euro risparmiato ogni mese vale circa mille volte tanto sul patrimonio a lungo termine. E āmilleā non ĆØ un numero a caso. Ipotizzando un rendimento medio annuo del 6%, ogni euro risparmiato e investito varrĆ proprio 1000 volte tanto tra trentāanni. Ad esempio: 200⬠al mese investiti a questo tasso possono valere, dopo trentāanni, 200.000ā¬.
š Come applicarlo in 3 step
1ļøā£ sottraiamo al nostro reddito mensile le nostre spese fisse (affitto/mutuo, utenze, spesa alimentare);
2ļøā£ della parte rimasta, assegniamo una quota imprescindibile da destinare ai nostri investimenti (il minimo a cui puntare ĆØ un importo che corrisponda almeno al 10% del nostro reddito⦠il 20% sarebbe lāideale, ma qualunque sia questa quota, assicuriamoci di accantonarla ogni mese, magari automatizzando il processo).
3ļøā£ utilizziamo senza pensieri la parte rimanente del nostro risparmio per le spese variabili.
š Esempio pratico
Supponendo di guadagnare 2.000⬠al mese, con il reverse budgeting potremmo impostare un piano come questo:
ā entrate - spese fisse: sottraiamo 1.000⬠alle nostre entrate;
ā 20% per gli investimenti: destiniamo 400⬠a dei piani dāaccumulo su fondi/ETF;
ā 10% per il fondo di emergenza: accantoniamo 200⬠su un conto separato;
ā il resto per le spese: godiamoci i 400⬠rimanenti per le altre necessitĆ .
Seguendo questa strategia, diamo priorità al risparmio, spendendo ciò che ci resta solo dopo aver accantonato.
š” Il prossimo sabato scopriremo come poche centinaia di euro in più ogni mese possono fare una differenza inimmaginabile nel lungo termine.
š© Se hai qualche domanda o vuoi approfondire questo tema, scrivimi. Sarò felice di aiutarti!
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